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Congresso Unitario - Visione e Digitale: un approccio completo per l’ottica e l’optometria moderna

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Milano, 19 - 20 Maggio 2024
www.congressounitario.it

Capita sovente di leggere in rete e sui vari social, dichiarazioni di colleghi che consigliano, a coloro volessero intraprendere la professione Optometrica, di laurearsi all’estero, magari in Spagna o oppure Gran Bretagna e successivamente tornare in Italia ed operare in un limbo di legalità/illegalità, ma con un titolo estero, poiché qualsiasi titolo Italiano, anche se Universitario, non avrebbe alcun valore.
Il concetto che viene propagandato è che nei corsi di laurea italiani si impara la matematica e la fisica mentre nei corsi professionali italiani, oppure nelle università estere, si impara la vera professione.
Ci auguriamo che quanto affermato ora serva a chiarire i diversi dubbi a coloro che si approcciano ad una orientamento formativo e quindi ad una scelta formativa:
I titoli di Laurea in Ottica e Optometria italiani, oltre ad insegnare la Professione, hanno valore legale in quanto rilasciati da Università di Stato!!!

Non si capisce bene il motivo che spinge alcuni, a dodici anni dal primo titolo universitario italiano, a cercare una laurea estera che potrà avere, al massimo, il titolo dell’equipollenza per ad una professione che attualmente in Italia non è ancora normata. Va da se che questi titoli, ad oggi non hanno alcun peso ai fini del riconoscimento professionale.
Un aspetto strano è che in genere coloro che parlano male della formazione universitaria italiana quasi mai sono laureati in Ottica e Optometria in Italia.
Se è vero, che una professione per esistere deve essere supportata da una specifica legge che regolamenti il rispettivo mansionario, è altresì vero che il legislatore potrà e vorrà riconoscere un professionista solo se coerente con il piano formativo previsto dalla legge stessa, in particolare se la professione gravita in ambito sanitario.

Il motivo per cui ALOeO nasce scevra e franca da altre associazioni è proprio questo, poter chiedere un profilo normativo inquadrato nelle professioni sanitarie che consideri le competenze che l’Università statale, ha fornito attraverso i propri programmi didattici.

Non si vuole sostenere che solo la formazione Universitaria sia altamente performante, ognuno studia e si aggiorna rispondendo prima di tutto alla propria coscienza oltre che alla propria utenza, ma è utopia pensare che il legislatore possa "promuovere" una categoria che si auto-referenzia. Nel momento in cui il legislatore porrà mano al profilo dell'optometrista non potrà che prevedere una formazione omogenea e di alto livello come quella che solo l’Università, è in grado di fornire.

Nell'augurare a tutti un prolifico 2016, ricordiamo ai laureati nell’anno 2015 l'opportunità di partecipare, entro il 31 gennaio 2016, al VisionOttica Award tramite bando pubblicato su www.aloeo.it.

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