L'optometria è tornata!
Settembre è mese di bilanci, le ferie sono finite o si stanno concludendo e occorre ripartire con più energia per l'anno lavorativo che viene.
Come dice il titolo: l'optometria è tornata!
ALOeO ha analizzato i dati di AlmaLaurea del biennio 2015-2016 e ha cercato di trarre delle conclusioni per vedere quale è il “termometro” della situazione attuale dei neolaureati; gli intervistati sono 219.
Qual è il resoconto? Più che positivo. Nonostante i tempi economicamente difficili come quelli attuali, il tasso di occupazione è pari a 81%, con punte fino al 94% per l'Università degli Studi di Milano Bicocca nell'anno 2014. Questi dati fanno molto piacere pensando che l’8% circa che non ha trovato lavoro, non lo fa per studio e non sta cercando, quindi potremmo affermare che si raggiunge il 100% dei neolaureati assunti interessati a trovare lavoro. Il tempo medio per trovare un lavoro è di 2,7 mesi che rispetto alla media per le altre professioni è un dato inferiore, diremmo ottimo.
Un altro dato positivo è anche grande soddisfazione tra gli intervistati circa l’efficacia delle materie apprese durante il corso di laurea relativamente alle necessità lavorative, in media risulta molto efficace per il 75% dei neolaureati. C'è da aggiungere che molte volte il neolaureato accetta qualunque lavoro inerente alla professione pur di fare esperienza. Questa pratica, seppur crea malumore nei neolaureati, è comune a tutte le professioni.
Un dato sicuramente a favore del neolaureato è il fatto che più della metà degli intervistati ha detto di non proseguire gli studi a causa della mancanza di una laurea magistrale o di un master di I livello Italiano.
La retribuzione netta mensile è in media di € 992. Certamente è al di sotto di quella che è la cifra del contratto nazionale del commercio per un ottico, ma bisogna considerare che la maggior parte dei neolaureati non ha l'abilitazione e taluni vengono assunti tramite periodi di prova o stage.
Seppur la situazione attuale in optometria non sia delle più rosee, mancando ancora il giusto riconoscimento professionale, la situazione occupazionale dei laureati ci sembra più che positiva: avanti così con l'ottimismo.
Aria di novità: i giovani, la rete e le connessioni internazionali
Segnaliamo un importante evento internazionale che si terrà dal 9 al 16 novembre 2016: il III Congresso internazionale Online dei Giovani Optometristi.
Organizzato dall’Università di Valencia, vede anche la collaborazioni di numerose altre università straniere, tra cui anche l’Università di Padova. Gli organizzatori permettono ai partecipanti di presentarsi con relazioni in inglese, spagnolo e anche italiano, lasciando libertà sulla modalità, che potrà anche essere in formato audio/video.
L’obiettivo del Congresso è rendere protagonisti e mettere in connessione tra loro giovani optometristi neo-laureati e studenti, utilizzando uno strumento attuale e dinamico come il web.
Vi invitiamo a consultare il sito http://www.uv.es/siyo/ per tutte le informazioni tecniche: partecipiamo numerosi anche dall’Italia!
Dopo la Laurea in Europa
Cosa sono i Master Universitari? Qual è la differenza tra un master, un diploma di laurea ed un attestato di un corso? Quando possono essere intrapresi? Quanto durano? Come funzionano?
ALOeO ha voluto elencare una lista di master presenti in Europa e, prima di tutto, vorrebbe cercare di dare una risposta a domande che possano aiutare chi vorrebbe intraprendere un percorso di studi, come il Master Universitario, compiendo una scelta con cognizione di causa.
Cos'è un master?
Un master è un corso di studio post-laurea organizzato da università o enti, solitamente strutturato in 60 C.F.U. della durata di un anno. Il master può essere di due tipi: di 1° livello e di 2° livello. Per accedere al master di primo livello occorre essere in possesso di una laurea triennale, mentre per quello di 2° livello è necessario aver conseguito una laurea magistrale.
Al termine del percorso di studi bisogna sostenere delle prove per dimostrare di aver acquisito le conoscenze necessarie per ottenere il titolo di master.
Per accedere ai master qui elencati bisogna avere conseguito la laurea in ottica e optometria presso una delle sette università italiane in cui è attivo il CdL.
I master sono a numero chiuso, al termine delle iscrizioni viene stilata una graduatoria (tenendo conto del titolo di studio, delle pubblicazioni e dell'esperienza lavorativa dei candidati); solitamente alcuni posti sono riservati a studenti stranieri.
Attualmente il titolo di master conseguito presso le università europee non ha un titolo equipollente corrispondente in Italia, per il semplice fatto che oltre alla laurea triennale in ottica e optometria non esiste un proseguimento di studi nell'area della visione.
Cos'è una laurea specialistica?
E' un corso di studio post-laurea di durata biennale strutturata in 120 C.F.U. e, a differenza dei master che hanno un impronta più professionalizzante, è più teorica e rilascia il titolo, con valore legale, di "Dottore magistrale in...". Per conseguire il titolo bisogna discutere, al pari della triennale, una vera e propria tesi di laurea.
Analogamente ai titoli di master conseguiti presso le università europee non ha un titolo equipollente corrispondente in Italia, per il semplice fatto che oltre alla laurea triennale in ottica e optometria non esiste un proseguimento di studi nell'area della visione.
Cos'è un corso di perfezionamento?
E' un corso di studio post-laurea che, a differenza di un master e una laurea specialistica, non ha una durata fissa e non rilascia nessun titolo di studio, ma solo un attestato di partecipazione al corso. Non sempre è presente un esame alla fine del corso.
Si può accedere ai corsi post laurea con la laurea italiana grazie al programma ETCS (European Transfer Credit Systems) dell'unione europea poiché tramite una procedura apposita la laurea italiana in optometria viene riconosciuta equivalente a quella spagnola, tedesca o estera che sia considerata equipollente a quella italiana.
I corsi esistenti
Trovate un elenco aggiornato dei Master, Corsi Post Laurea e Lauree Magistrali in questo articolo accessibile SOLO agli utenti registrati E associati ALOeO: Dopo la Laurea in Europa.
Un saluto a Harry Wachs
Ho provato un grandissimo e profondo dispiacere quando ho saputo che Harry Wachs ha deciso di andare a insegnare il "Visuo Cognitivo Visual Training" (visual training, VT, come lo chiamava lui) agli angeli. Un uomo pieno di idee e passione che ha creduto nel mestiere dell’optometrista fino alla fine dei suoi giorni. Ha avuto un amore smisurato per il training visivo, tanto da inventare, pensare e creare moltissime delle procedure che tutt'oggi vengono insegnate nelle università di optometria, nei corsi e nei master di training visivo in tutto il mondo.
In seguito a questa esperienza ho seguito un altro corso, in Italia, sulla Visuo Matematica, su come spiegare e insegnare ai bambini a sfruttare le capacità visive nella logica matematica. Chiedeva di vedere i numeri, "visualizza" ripeteva durante le dimostrazioni di come si faceva e ricordo che lui presentava il problema o la figura e ti guardava in attesa che tu facessi qualcosa, non ti dava nessun suggerimento. Alla reazione di stizza perchè non capivo lui, semplicemente, ripeteva "THINK".
Era una persona preparata e seria, ma sapeva affrontare tutto con serenità e amava scherzare. Raccontava spesso che venne in Italia durante gli ultimi anni della seconda guerra mondiale, che aveva combattuto a fianco dei soldati italiani, che aveva conosciuto delle ragazze del sud e che cantava "Calabrisella mia…" e che sapeva anche imprecare in calabrese.
Nelle due sere ospite a cena da lui nelle conversazioni non mancava mai di parlare di optometria; della sua passione per l'optometria e di come è arrivato alle cose che ha pensato. Ci diceva che bisognava "Pensare fuori dagli schemi", pensare in modo diverso, non convenzionale, da una nuova prospettiva, se quello che stai facendo non sta funzionando per quel paziente. Ci diceva di non vedere il training come una serie di procedure da somministrare, il training non è una ricetta di cucina, ma di prendere in considerazione approcci creativi e meno evidenti alla soluzione dei problemi, il più possibile affini alla vita del paziente. Ci spiegava in parole povere, la soluzione più ovvia, non è l'unica soluzione. Ci diceva che per essere dei bravi optometristi che fanno VT non dovevamo soltanto spingere i nostri pazienti a fare pensieri di alto livello ma dovevamo farli noi stessi per primi, dovevamo uscire dalla logica medica e scientifica x=y, e così concludeva dicendo ecco dove VT diventa veramente divertente, ed è dove Harry ha dimostrato la sua capacità.
Harry, un grande uomo, un grande vero optometrista. Grazie per tutto quelloche ci hai insegnato e lasciato.
Arrivederci.
Nadia Mattioli
L'entusiasmo di Nadia, e altri del direttivo che hanno avuto la fortuna di incontrare e apprezzare Wachs, è contagioso. Anche chi ha potuto conoscerlo solo attraverso scritti e insegnamenti non può rimanere insensibile al fascino di un professionista che ha fatto l'optometria. Questa è l'optometria che vogliamo, questa è l'optometria cui tendiamo. Questa è l'optometria che impariamo in università, nei nostri corsi di laurea italiani riconosciuti. Il resto sono parole, l'altra faccia di una medaglia che chiede di passare inevitabilmente attraverso un riconoscimento, quello professionale, perché, laddove non sia sufficiente un codice deontologico, un'etica professionale, debba esserci la legge che tuteli l'utente, ma anche il professionista; quegli optometristi che ogni giorno, lavorando, onorano professionisti come Wachs.
Direttivo ALOeO
Nuova convenzione abilitazione Milano
Capire quali sono tutti i canali possibili per ottenere l’abilitazione alla professione di ottico, è sempre una questione un po’ confusa per molti studenti e laureati: per questo, già l’anno scorso, noi di ALOeO abbiamo deciso di creare un documento apposito dove sono raccolte tutte le convenzioni esistenti tra le Università italiane e i diversi istituti, e ogni utente del sito può trovarlo all’interno della propria area riservata.
Da quest’anno esiste una nuova convenzione tra l’Università di Milano Bicocca e l’Istituto Galilei di Milano, di cui di seguito riassumiamo alcuni punti chiave.
- L’istituto riconosce il percorso di studi universitario, accogliendo i laureati come candidati esterni all’esame di abilitazione.
- I corsi (facoltativi) utili per sostenere l’esame, quali, per esempio, diritto, anatomia e montaggio, saranno riconosciuti agli studenti come C.F.U.
- L’esame sarà strutturato in tre prove, e per la prima volta potrà essere sostenuto all’interno dell’università con una commissione esterna dell’istituto.
Ulteriori specifiche si potranno trovare nel documento all’interno dell’area riservata.
Un grande ringraziamento va alla collega Gabriella Pagani per il risultato ottenuto, con la speranza che sia solo la prima di numerose altre collaborazioni così strette tra università e istituti.